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NOTIFICA DELL’INDEBITAMENTO NETTO E DEL DEBITO DELLE AMMINISTRAZIONI - ANNI 2019-2022

L’Istat pubblica i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2019-2022, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht. In base al PDE, i Paesi europei devono comunicare due volte all’anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell’indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l’anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall’Italia non sono state espresse riserve.


I dati relativi a indebitamento netto e debito delle AP costituiscono le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l’Unione Economica e Monetaria (UEM) e sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia. Vengono inoltre forniti gli elementi di riconciliazione tra la variazione del debito delle AP e l’indebitamento netto e tra quest’ultimo e il fabbisogno del settore pubblico, calcolato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tutti i dati, riferiti ai consuntivi per gli anni 2019-2022, sono sottoposti al processo di verifica condotto da Eurostat e coordinato, a livello nazionale, dall’Istat. Non sono, invece, qui riportate le previsioni ufficiali elaborate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 2023 che non sono inserite in tale processo.


I dati dell’indebitamento netto delle AP per gli anni 2019-2022 sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013 (Sistema europeo dei conti – Sec 2010) entrato in vigore il 1 settembre 2014 e dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico edizione 2022; essi coincidono con quelli diffusi lo scorso 5 aprile nel Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società.


Nel 2022 l’indebitamento netto delle AP (-151.900 milioni di euro) è stato pari al -8% del Pil, in diminuzione di circa 9,3 miliardi rispetto al 2021 (-161.210 milioni di euro, corrispondente al -9% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -3,6% del Pil, con un miglioramento di 1,9 punti percentuali rispetto al 2021. La spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 4,4% del Pil, mostrando una crescita di 0,8 punti percentuali rispetto al 2021.


I dati del debito delle AP per gli anni 2019-2022 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il Sec 2010. A fine 2022 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati membri della UEM, era pari a 2.756.969 milioni di euro (144,4% del Pil). Rispetto al 2021 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è diminuito di 5,5 punti percentuali.

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