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Inflazione: patto fra governo e industrie per prodotti di prima necessità


Malgrado il calo di Agosto (5,4% rispetto al 5,7% di luglio), l'inflazione continua a spingere i prezzi, soprattutto a scapito delle fasce più povere: sono infatti i prezzi del cibo che continuano a registrare gli aumenti più alti. Il governo ha perciò deciso di agire sulla causa prima: i prezzi.

Oggi a Palazzo Chigi è stato sottoscritto un accordo fra l'esecutivo e i rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione, per diminuire i prezzi dei prodotti di prima necessità.

A ottobre cominceremo a vedere dunque sugli scaffali dei supermercati beni di prima necessità scontati del 10%. Gli esperti hanno calcolato un risparmio medio di 150 euro sulla spesa totale annualeper famiglia che scende a 100 euro se si considera la sola spesa alimentare. I prodotti scontati saranno oggetto di una pubblicità progresso finanziata dalla presidenza del Consiglio e saranno provvisti di un apposito bollino tricolore “anti inflazione” autorizzato dal Governo. Aderiscono diverse catene di piccoli esercizi, farmacie e parafarmacie,

oltre a numerose catene di supermercati, fra cui: Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Lidl, Tigre, Famila, Decò.

I prodotti oggetto di sconti saranno soprattutto alimentari di prima necessità fra cui: pasta, carne, passata di pomodoro, zucchero, latte, uova, riso, sale, farina, cereali, saponi, detergenti, pannolini, farmaci di largo consumo. È necessaria tuttavia, a monte, la collaborazione delle aziende prodruttrici: fra queste, diverse hanno aderito alla campagna: Nestlè, lavazza, Barilla, Ferrero, Mutti e molte altre.

Non mancano tuttavia le critiche da parte delle associazioni di consumatori: insieme a queste manovre, per aiutare gli italiani, sarebbero necessari anche tagli alle accise della benzina, che ormai sopra la soglia dei due euro rischia di mandare in fumo tutti gli sforzi del governo.

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