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Criptovalute: Coinbase taglia il 20% dei dipendenti

Dopo la sforbiciata del 18% a giugno, nuova operazione: coinvolte 950 persone

Mossa analoga a quella annunciata pochi giorni fa dai cinesi di Huobi Global


L’exchange di criptovalute statunitense Coinbase ha annunciato una riduzione della forza lavoro di 950 unità, pari al 20% dei 4.700 dipendenti.

La manovra fa parte di un «ulteriore piano di ristrutturazione» allo scopo di ridurre «le spese operative in risposta alle attuali condizioni di mercato che impattano la criptoeconomia» e nell’ambito degli «sforzi di definizione delle priorità del business». Già a giugno la società, le cui azioni sono quotate sul listino tecnologico Nasdaq dall’aprile del 2021, aveva ridotto il personale del 18%, a causa dei maggiori costi e del forte ribasso vissuto nell’ultimo anno dall’intero settore cripto. La società ha annunciato che sosterrà costi di ristrutturazione compresi tra i 149 e i 163 milioni di dollari nel primo trimestre. I licenziamenti, insieme ad altre misure di ristrutturazione, ridurranno le spese operative del 25% nel trimestre a marzo.


La società ha poi comunicato di prevedere una perdita Ebitda adjusted per l’intero anno all’interno dei 500 milioni di dollari, "limite" fissato lo scorso anno. L’amministratore delegato Brian Armstrong ha detto che «è diventato chiaro che dobbiamo ridurre le spese per aumentare le nostre possibilità di fare bene in ogni scenario e non c’è modo di farlo senza ridurre il personale. La società chiuderà anche diversi progetti, quelli con una minore probabilità di successo». Il titolo, all’interno di una giornata volatile, è salito di oltre il 6% superando i 40 dollari.


Rispetto ai picchi di oltre 350 dollari raggiunti nel novembre 2021, sta in ogni caso accusando un ribasso vicino al 90%. In forte difficoltà Silvergate, banca statunitense, specializzata in criptoasset, che a inizio settimana ha rivelato che i depositi di asset digitali dei suoi clienti sono diminuiti di 8,1 miliardi di dollari tra la fine di settembre e la fine di dicembre. Quanto al mercato, il prezzo di bitcoin nel breve sta risentendo positivamente del rimbalzo delle Borse e della debolezza del dollaro, e si è riportato sopra i 17mila dollari, in rialzo del 12% rispetto ai minimi intorno a 15.500 toccati a novembre ma in calo del 75% dal massimo storico di 69mila dollari raggiunto 14 mesi fa.

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