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Ok alla sperimentazione Fintech e blockchain Per 18 mesi


Banca d’Italia, Consob, Ivass e MED si sono convinti a provarci. Al via una sperimentazione sulle applicazioni fintech, blockchain e intelligenza artificiale nel settore finanziario, creditizio e assicurativo. È un emendamento della Lega (a prima firma Alberto Gusmeroli) al decreto crescita ad aprire nuovi scenari in questi mercati innovativi, ponendo le condizioni perché i nuove operatori si muovano in un perimetro definito e vigilato ma godendo di una corsia preferenziale nel periodo di “start up”. Il tutto non senza regole. La proposta prevede l’adozione di un regolamento per la sperimentazione di attività di tecno-finanza, basate sull’elaborazione di algoritmi e sulla tecnologia dei registri distribuiti. Durerà 18 mesi con adempimenti semplificati e tempi ridotti per le procedure autorizzative. Il regolamento attuativo dovrà stabilire i requisiti di ammissibilità alla sperimentazione, compresi i requisiti patrimoniali, l’area di operatività, gli obblighi informativi, i requisiti di professionalità degli esponenti aziendali, i profili di governo societario e di gestione del rischio, eventuali garanzie finanziarie. In ogni caso si sottolinea il principio di garantire «adeguate forme di informazione e protezione a favore di consumatori e investitori». L’emendamento stabilisce che Banca d’Italia, Consob e Ivass producano annualmente, ciascuna per quanto di propria competenza, una relazione d’analisi sul settore fintech. Il Comitato interministeriale già istituito, aperto anche a Bankitalia, Consob, Ivass e Antitrust, potrà avere nuove funzioni, ad esempio elaborare proposte normative, ed entro tre mesi lancerà un portale online dedicato alla sperimentazione, anche per facilitare il contatto degli operatori con le istituzioni.


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