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Prevenzione della Crisi: Sindaci sempre più centrali

La centralità del ruolo di vigilanza dei Sindaci è chiara sin dalla adozione del nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza. Il loro ruolo, in ogni caso, sta assumendo sempre maggiore importanza, divenendo uno dei cardini non solo del tempestivo rilievo dei sintomi della crisi, ma anche nel percorso di risanamento dell'impresa.

Non solo i tradizionali obblighi di vigilanza ex art. 2403 c.c., ma una costante e continuativa verifica della disponibilità e del funzionamento dell’assetto amministrativo e contabile, assetto che deve necessariamente in virtù dell'art. 3 del nuovo codice, essere adeguato. Adeguato nel senso di fornire elementi sufficienti a rilevare informazioni sia consuntive che previsionali, permettendo così la individuazione il più tempestiva possibile di sintomi anticipatori e premonitori della possibile crisi. ma chi definisce se i dati emergenti dagli adeguati assetti adottati dall'impresa sono affidabili e corretti? di nuovo l'organo di controllo, che assume come si è detto una centralità ed un conseguente carico di responsabilità senza precedenti. carico che prosegue poi anche nella fase (eventuale) della composizione negoziata della crisi, dove se è pur vero che la gestione dell'impresa resta in capo all'imprenditore, i sindaci vedono espandersi i propri obblighi di vigilanza, i quali investono anche la regolarità e correttezza delle informazioni e degli aggiornamenti forniti all'esperto nominato.

E' evidente, quindi, come il ruolo dei Sindaci e degli organi di controllo stia acquisendo sempre maggiore rilevanza ed importanza, portando con sé un esponenziale incremento del livello di responsabilità.

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