Prezzi al consumo, cresce l’indice per l’intera collettività
Ad aprile, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), è in aumento dello 0,1% su base mensile e non ha nessuna variazione tendenziale (da +0,1% del mese precedente), confermando le stime precedenti. L’azzeramento dell’inflazione è imputabile prevalentemente ai prezzi dei beni energetici, che contribuiscono alla loro flessione sia nella componente regolamentata (da -9,4% a -14,1%) sia in quella non regolamentata (da -2,7% a -7,6%); questa dinamica è in parte compensata dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari (da +1,1% a +2,7%), trainata dagli alimentari non lavorati (+4,3%) e, in misura minore, dalla riduzione della flessione dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni (da -2,6% a -1,3%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano rispettivamente a +0,8% a +1,0%, entrambe da +0,7%. L’inflazione acquisita nel 2020 è a +0,1% per l’indice generale a +0,7% per la componente di fondo. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano da +1,0% a +2,5%, mentre la crescita di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto passa da +0,6% a +0,8%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e dello 0,1% su base annua, confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua.