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Legge di bilancio 2020: il nuovo credito d’imposta


Una delle tematiche importanti della nuova legge di Bilancio 2020 prevede la disciplina del nuovo credito d’imposta che verrà riconosciuto, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019 (ovvero, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare, nel periodo d’imposta 2020). Sono molte le novità introdotte: l’ampliamento dell’ambito oggettivo ad attività diverse dalla R&S, quali l’attività di innovazione tecnologica per l’impresa e di design ed ideazione estetica dei settori della moda, l’introduzione del metodo volumetrico, il quale agevola tutto lo stock di investimenti e non è previsto nessun importo minimo di spesa ammissibile, una nuova modulazione di intensità e limiti di spesa in funzione della tipologia di attività ammissibile, la ridefinizione delle categorie di spese ammissibili, la fruibilità del credito d’imposta in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione del credito e , infine, la previsione dell’obbligo di comunicazione al Mise. Rimangono invariati però gli obblighi di acquisire una certificazione contabile attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa e l’obbligo di redigere una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta. Beneficiare del nuovo credito d’imposta sono tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa. L’esclusione invece vale per tutti quei soggetti sottoposti a procedure non finalizzate alla continuazione dell’esercizio dell’attività economica.


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