top of page
  • Immagine del redattoreLuca Baj

Codice della crisi d’impresa e nuova gestione dei debiti fiscali


E’ sempre più prossima l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, che vedrà la luce completamente il 15 agosto 2020. Nel frattempo le imprese stanno facendo il possibile per capire come adeguarsi alle nuove norme, in particolare per quanto riguarda la gestione dei debiti fiscali, disciplina in continuo mutamento. Il nuovo Codice, per quanto riguarda le misure tributarie, detta delle norme sia sull’omologazione degli accordi di ristrutturazione anche senza l’assenso del Fisco, sia sulla transazione fiscale che il debitore può proporre nelle trattative che precedono i nuovi accordi di ristrutturazione, sia, infine, sul trattamento riservato ai crediti tributari e contributivi nel contesto del piano di concordato. La nuova disciplina statuisce, all’art. 63, che il debitore ora possa proporre, nella fase delle trattative una transazione fiscale, specificando gli aspetti che porterebbero ad una maggiore soddisfazione del Fisco, obbligato a valutarne l validità entro 60 giorni. Scaduto tale termine, però, può comunque essere omologato qualora il tribunale competente lo giudichi più “soddisfacente” rispetto alla liquidazione giudiziale. Il ruolo del giudice diviene quindi fondamentale. All’art. 88, invece, il nuovo Codice prevede la possibilità di decurtare tutti i crediti tributari, sempre con la condizione che risulti conveniente rispetto alla liquidazione giudiziale.