Allarme Germania: Moody’s taglia l’outlook delle banche
Ha colto tutti di sorpresa la decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare l’outlook sulle banche tedesche cambiandolo da stabile a negativo. Moody’s con questa mossa si aspetta che “la redditività e il complessivo merito di credito degli istituti si indebolisca in un contesto di bassi tassi di interesse nei prossimi 12-18 mesi”. Bernhard Held, Senior Credit Officer di Moody’s, ha spiegato che “la debole redditività delle banche tedesche si ridurrà ulteriormente in quanto il margine di interesse diminuirà. Le banche commerciali tradizionali e in particolare le istituzioni che si finanziano con i depositi faticheranno a guadagnare sui loro costi nel contesto di tassi bassi, anche se le rettifiche sui crediti sono particolarmente basse”. Il motivo di questa scelta sembra potersi ricondurre alle decisioni della politica monetaria della BCE, che non solo ha reintrodotto il Quantitative Easing, ma, come è risaputo, ha inoltre tagliato i tassi di interesse sui depositi dal -0,4% al -0,5%. Il problema degli istituti di credito tedesco è da sempre la vulnerabilità al calo dei costi del denaro essendo caratterizzate dal particolare modello di business legato ai bassi tassi d’interesse e quindi bassa redditività. Ad essere colpite saranno soprattutto le istituzioni di piccole dimensioni, basate su un modello di business tradizionale. Il colpo, però, sarà incassato anche da tutto il sistema finanziario tedesco, già contrario alla scelta della Bce di applicare tassi negativi (come Deutsche Bank, Allianz e Commerzbank che si sono mostrati fortemente contrariati nei confronti di questa nuova politica monetaria). La portata della decisione della politica monetaria della Bce è tale per cui gran parte degli istituti di crediti tedeschi ha iniziato a capovolgere tali costi sulla clientela; infatti i primi sondaggi registrano che “almeno il 60 per cento delle banche tedesche stanno caricando i tassi negativi sui depositi delle clientela corporate e più del 20% sta facendo lo stesso sulla clientela retail”.
