Pmi più solide secondo il Rapporto Cerved 2019
Dal Rapporto Cerved PMI 2019, studio che fotografa lo stato di salute economico-finanziaria delle piccole e medie imprese italiane dal punto di vista dei bilanci, della demografia, del credito e del debito commerciale, emerge che, nonostante la ripresa delle Pmi abbia avuto un rallentamento, le aziende italiane risultano finanziariamente più solide. Infatti, nel nel 2018 e nella prima parte del 2019 assistiamo ad una frenata della crescita del fatturato che però non ha inciso negativamente sui profili di rischio delle aziende, in miglioramento rispetto all’anno precedente. L’analisi mostra che il fatturato delle Pmi è in aumento in termini nominali (+4,1%, l’anno precedente era +4,4%) ma nella sostanza è fermo ai livelli del 2017, con il valore aggiunto salito (+4,1%) a ritmi più ridotti dei costi del lavoro (+5,6%). L’ad di Cerved Group Andrea Mignanelli conferma che “grazie a uno sforzo di capitalizzazione degli imprenditori e al dividendo del quantitative easing, che ha ridotto il peso degli oneri finanziari oggi abbiamo un sistema di imprese molto più solido: le oltre 100.000 Pmi che classifichiamo come ‘sicure' o ‘solvibili' potrebbero finanziare investimenti per 133 miliardi di euro senza compromettere il loro profilo di rischio”. In conclusione è possibile fare delle previsioni sull’andamento dei fatturati, in quanto si prospetta che, quest’ultimi, segneranno una netta frenata nel 2019, per poi accelerare solo leggermente nel successivo biennio. La redditività lorda sarà sostanzialmente ferma nel corso del 2019 per poi crescere a ritmi lenti mentre gli indici di redditività subiranno un'ulteriore flessione. Continuerà, però, il rafforzamento patrimoniale e il calo della rischiosità, anche se a ritmi più lenti rispetto al passato.

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