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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Riforma Crisi d’impresa: Pagliuca “tempi e metodi vanno rivisti”


A confermare il posizionamento di Confindustria in materia di crisi d’impresa ci ha pensato il presidente del Comitato PI di Confindustria Basilicata, Lorenzo Pagliuca, che , in qualità di delegato nazionale alla Fiscalità per la crescita della Piccola industria ha dichiarato: “condividiamo la ratio della Riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza ma riteniamo altrettanto necessario un intervento che ne riveda tempi e metodi di applicazione, per evitare che ne venga vanificata la portata”. La riforma è entrata in vigore lo scorso 16 marzo e ha già acclarato il suo impatto significativo sul modello organizzativo, amministrativo e contabile si tutte le imprese, in particolare per le Pmi. Pagliuca aggiunge poi che proprio per questi motivi “affinchè la riforma che ha la finalità di far emergere preliminarmente la crisi, evitando la perdita di crediti per insolvenza dei clienti, non fallisca, è necessario che venga implementata nei tempi corretti. Soprattutto in un momento di instabilità economica come quello che stiamo vivendo con duri contraccolpi sul mercato dei consumi interni, ad avere la peggio potrebbero essere quelle piccole e medie imprese che, oltretutto, vantano, direttamente o indirettamente, crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Ad oggi solo quelli commerciali ammontano a 53 miliardi di euro, di cui circa 27 scaduti. Senza considerare quelli vantati verso le partecipate pubbliche e quelli non di natura commerciale”. Secondo il Presidente, la riforma, andrebbe rivista anche nelle modalità di composizione del Collegio degli Organismi di composizione della crisi d’impresa in seno alle Camere di Commercio: “la piccola industria di Confindustria ritiene che la figura del cosiddetto componente amico venga esonerato dai requisiti attualmente previsti dalla riforma perché difficilmente compatibili con il ruolo di imprenditori”.