Confindustria: no alla plastic tax
"Pensare Green", è questa la richiesta del ministro dell’ambiente Sergio Costa. E’ questo l’obiettivo della plastic tax, la cosiddetta tassa sugli imballaggi in plastica, la quale prevede di garantire 800 milioni dal 2020 in aumento permettendo allo Stato di incassare tramite la tassazione di comportamento dannosi per l’ambiente. C’è chi però ha dichiarato tutta la sua contrarietà a questa tassa e in particolare Confindustria, la quale sostiene che “la misura non ha finalità ambientali, penalizza i prodotti e non i comportamenti, e rappresenta unicamente un'imposizione diretta a recuperare risorse ponendo ingenti costi a carico di consumatori, lavoratori e imprese. Le imprese già oggi pagano il contributo ambientale Conai per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica per 450 milioni di euro all'anno, 350 dei quali vengono versati ai Comuni per garantire la raccolta differenziata”. L'introduzione di una «tassa sulla plastica» equivarrebbe, afferma Confindustria “a una sorta di doppia imposizione e - come tale - sarebbe ingiustificata sia sotto il profilo ambientale che economico e sociale”.