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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Crisi d’impresa: focus sui giovani commercialisti


Daniele Virgillito, Presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UNGDCEC), ha parlato del nuovo codice della Crisi d’Impresa e, in particolare, dell’aspetto dei compensi spesso trascurato, sancendo che “il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza offre certamente nuove opportunità per i giovani Commercialisti. Tuttavia, come sempre, dietro alle opportunità si nascondono anche nuove insidie e rischi professionali, che in alcuni casi possono essere anche rilevanti”. Aggiunge poi che “con l’entrata in vigore della disciplina sull’obbligo di nomina degli ODC circa 90mila imprese, alla luce dei nuovi requisiti, dovranno dotarsi degli organi di controllo anti-crisi. Ad oggi, seppur si tratti solo di stime, a nostro parere è piuttosto evidente intravedere una chance per i giovani Dottori Commercialisti. I soggetti ai quali si applica la procedura di allerta dovranno tenere in considerazione appositi indicatori di crisi la cui elaborazione è stata demandata al CNDCEC; su tali indici avremo opportunità di analisi e confronto nel corso dei lavori del congresso. I Dottori Commercialisti si troveranno ancora più a stretto contatto con la governance dell’impresa; si tratta di un’opportunità da cogliere per potenziare la propria professionalità, recuperando così parte delle competenze aziendalistiche, da sempre connaturate alla professione del Dottore Commercialista. Per affrontare la sfida dei nuovi organi di controllo serviranno nuove competenze; bisognerà, ad esempio, saper analizzare i dati di mercato, conoscere le banche dati e fare benchmark tra i vari competitor. Per i dottori commercialisti è fisiologico assumere ruoli di responsabilità negli ODC, in ambito di certificazione dei crediti fiscali, quali attestatori dei piani di risanamento e di concordato. In tal senso, non intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità che, anzi, aiutano a tenere “alto il livello di attenzione”.