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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Addio alla mini ires: chiesto il ritorno dell’Ace


Tra i progetti del Governo torna a essere scottante il dibattito sulla possibile re-introduzione dell’Aiuto alla crescita economica, conosciuto come Ace, il quale è una agevolazione introdotta nel 2011 per favorire il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese e del sistema produttivo italiano. I soggetti interessati da questo aiuto sono le società di capitali, gli enti commerciali, gli imprenditori individuali, le società in nome collettivo e in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria. In sostanza si tratta di una agevolazione fiscale che consiste in una riduzione della tassazione, commisurata al nuovo capitale conferito nell’impresa, una deduzione, dal reddito imponibile netto, di un importo che corrisponde al rendimento figurativo degli incrementi di capitale proprio realizzati a partire dal 2011. L’Ace è stata abolita con la legge di Bilancio dello scorso anno ed è stata sostituita dalla cosiddetta mini Ires. Un ripristino, quello dell’Ace, richiesto a gran voce dalle aziende e dal mondo produttivo. Chi ne risentirà sarà sicuramente la finanza pubblica poichè ritornare sui propri passi dopo l’introduzione della mini ires necessiterà di coperture e non potrà di certo avvenire nel 2020 ma nel corso di quest’anno cercando di sfruttare al meglio le risorse introdotte con la manovra precedente (la mini ires).