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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Allarme: nel 2050 più pensionati che lavoratori


Un allarme da disinnescare quello che prevede nel 2050 una forza lavoro sempre più modesta che dovrà finanziare il sistema previdenziale per un elevato numero di persone. Secondo le proiezioni dell’organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo, pubblicate nel rapporto Working Better with age, questo scenario sarebbe l’effetto sul lungo periodo delle attuali norme. Norme quest’ultime che secondo l’ocse andrebbero cambiate, offrendo “maggiori e migliori opportunità di lavoro in età avanzata per proteggere gli standard di vita e la sostenibilità delle finanze pubbliche” attuando migliorie sulle condizioni di lavoro al fine di diminuire il pre-pensionamento.

In sostanza, come sostiene Carmelo Barbagallo( segretario generale Uil, “non bisogna allungare l’età pensionabile, semmai renderla più flessibile”.