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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Aumentano i ricorsi a ABF sul credito al consumo


All’Arbitro bancario finanziario di Bankitalia vengono sottoposte in misura crescente le controversie legate al credito al consumo, che hanno registrato un incremento del 43% “in particolare in relazione alle modalità di calcolo del costo totale del credito, comprensivo degli interessi e di tutti gli altri oneri da sostenere”, come si evince dalla Relazione sulla gestione al 2018 di Bankitalia.

Il numero complessivo dei ricorsi nello scorso anno è stato di oltre 27.000, rispetto ai 30.644 del 2017. I ricorsi relativi alla cessione del quinto restano al primo posto, con una percentuale del 64% per cento (nel 2017 avevano rappresentato il 73% e nel 2016 il 71). I ricorsi sulla cessione del quinto riguardano in genere i costi addebitati ai clienti in caso di estinzione anticipata. Ne deriva che l’incremento sulle altre componenti di costo del credito mostra come sia questo la nota più dolente nei rapporti tra clienti e banche.

Sugli altri dati relativi al 2018, la Relazione spiega che l’anno scorso “le decisioni assunte dall’Abf sono state circa 32.900, in aumento del 37% rispetto al 2017 grazie al pieno funzionamento dei nuovi collegi decidenti (Bari, Bologna, Palermo e Torino) e all’aumento delle risorse dedicate all’attività dell’Arbitro”. Le percentuali di accoglimento delle tesi del cliente bancario nel corso dell’anno passato sono diminuite, passando al 69% dal 77% del 2017. Questo dato tiene conto dell’accoglimento totale o parziale delle richieste e la dichiarazione della cessazione della materia del contendere, nel caso in cui il cliente sia stato soddisfatto durante la procedura.«La maggior parte dei ricorsi con esito favorevole al cliente (80%, accolti o cessati) riguarda la materia della cessione del quinto».