Al via gli interventi più urgenti rispetto alle 1600 opere previste
66 opere dallo sbloccacantieri al via. Il “piano Conte” prevede l’immediata attivazione delle opere più strategiche grazie anche al’ accelerazione degli investimenti FS - ANAS.
In tutto sono interessati da questo “piano-turbo” 1.600 cantieri, di cui 1.000 di Rfi e 600 di Anas, con una spesa aggiuntiva di investimento di 3,7 miliardi nel biennio 2019-2020. Le opere Fs faranno la parte del leone nei piani attuativi dello sbloccacantieri, come ha implicitamente confermato ieri il premier, Giuseppe Conte, per il quale Fs «sono un perno essenziale per lo sviluppo del Paese». D’altro canto, il piano industriale di FS, come ha spiegato Gianfranco Battisti, prevede, per il periodo 2019-2023 la partenza di 42 infrastrutture per 58 miliardi.
Tra queste ci sono interventi che riguardano i grandi assi ferroviari, come il Terzo valico dei Giovi, l’alta velocità Brescia - Padova, tunnel del Brennero. Anche per le tratte “minori”, come Mantova - Cremona - Codogno, Gallarate - Rho, Pescara - Bari, un restyling si rende necessario, attraverso il raddoppio della linea ferroviaria. Per quanto riguarda Ana, 36 interventi da sbloccare e accelerare, dalla variante Tremezzina in provincia di Como al raccordo autostradale tra la A4 e la Val Trompia, dalla Galleria Guinza sulla Orte-Fano al collegamento fra il porto di Civitavecchia al nodo intermodale di Orte.
Per le strade, però, prevalgono le necessità del Mezzogiorno: dal tronco della statale 16 Bari-Mola di Bari al raccordo Salerno-Avellino, dalla tratta Teramo-Mare sulla Ss 80 al corridoio plurimodale Maglie-Santa Maria di Leuca all’adeguamento della Statale Jonica con il viadotto Coseri Sibari, dalla Palermo-Agrigento sulla statale 189 alla statale 121 Palermo-rotatoria Bolognetta alla Al- ghero-Sassari con il primo lotto da Alghero a Olmedo.
