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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Nascono le SIS: nuovo strumento per le PMI in crescita


Nuovo strumento per agevolare la raccolta dei capitali destinati alle piccole e medie imprese e a quelle in fase di crescita è introdotto dal “Decreto Crescita”: si tratta delle SIS, ossia Società di investimento semplice. Intervento normativo non semplice, in quanto anche l'art. 1 del TUF ha necessitato di un restyling. In questo senso, l’art. 1, comma 1 del TUF viene novellato mediante l’inserzione della nuova definizione di “società di investimento semplice (SiS)”, identificata come “il FIA italiano, riservato a investitori professionali, costituito in forma di Sicaf che gestisce direttamente il proprio patrimonio e che rispetta tutte le seguenti condizioni: (omissis)”. I requisiti sono subito individuati: (i) le società che in base al loro più recente bilancio annuale o consolidato soddisfino almeno due dei tre criteri seguenti: numero medio di dipendenti nel corso dell’esercizio inferiore a 250, totale dello stato patrimoniale non superiore a 43 000 000 EUR e fatturato netto annuale non superiore a 50 000 000 EUR; oppure (ii) piccole e medie imprese quali definite all’articolo 4, paragrafo 1, punto 13, della direttiva 2014/65/UE. le SiS debbano dotarsi di un “sistema di governo e controllo adeguato per assicurare la sana e prudente gestione delle SiS e l’osservanza delle disposizioni loro applicabili”. Le SiS devono stipulare un’assicurazione sulla responsabilità civile professionale adeguata ai rischi derivanti dall’attività svolta (in conformità, peraltro, alla disciplina UE); applicano le disposizioni in materia di commercializzazione di OICR dettate dalla Consob. Le SiS restano assoggettate alle altre regole previste dal TUF, in quanto non disapplicate dal “Decreto Crescita” stesso.