L’Europa ammonisce l’Italia sulla Tav: A rischio i finanziamenti di Bruxelles
Sarà un mese complicato per il governo italiano, e non si parla della gestione del debito pubblico e della sottostimate previsioni di crescita o della tirata di orecchie che l’eurodeputato Guy Verhofstadt, leader dei liberali europei. Ora l’ennesimo braccio di ferro con Bruxelles riguarda l’analisi costi-benefici commissionata dal governo e affidata al professor Marco Guido Ponti. Già fortemente criticata dall’ormai ex commissario Tav Paolo Foietta che l’ha bollata come “folle”, adesso è la commissaria ai trasporti dell’Unione europea che sferra un ulteriore attacco. Violeta Bulc ha infatti ricordato che “sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l'Italia intenda rispettare l'accordo di finanziamento”. Il rischio sempre più probabile è quello di vedere sfumare o quantomeno ridurre i finanziamenti dell’Unione che sono vincolati alla realizzazione dell’opera entro determinate scadenze. Enrico Brivio, portavoce della Commissione Europea per i Trasporti afferma: “Nessuna cifra può essere indicata in questa fase, ma speriamo che non accada, dato che pensiamo che la Torino-Lione sia un progetto importante”. Ulteriori critiche sono arrivate anche dal ministro per i trasporti francesi Elisabeth Borne che preme per una decisione in tempi brevi. Solidarietà alla decisione del governo arriva invece da uno dei leader del movimento No Tav Lele Rizzo che, oltre a rivendicare la paternità di questa battaglia, ricorda l’appuntamento alla manifestazione del 23 marzo a Roma contro tutte le grandi opere inutili.
