La Cina ha bisogno di talenti e innovazione
Le previsioni per il 2019 sono meno positive: tra i motivi c’è la guerra commerciale con gli Stati Uniti che continua a rallentare l’economia cinese. La provincia sud-orientale, che comprende le città di Shenzhen e Guangzhou, punta a una crescita tra il 6 e il 6,5%, come quella dalla provincia di Pechino. Tuttavia, la Cina ha bisogno di dare una nuova spinta all’innovazione tecnologica se vuole mantenere tassi di crescita superiori al 6%. È questa una carenza che inizia a a sentirsi nel processo di modernizzazione del Paese. Se le zone maggiormente industrializzate rallenteranno la crescita, allora il partito comunista avrà dei problemi a garantire il miglioramento delle condizioni di vita nelle aree ancora in fase si sviluppo. Mancano talenti e innovazioni nel campo della ricerca e dello sviluppo, e gran parte delle componenti e attrezzature principali dei settori ad alta tecnologia dipendono dalle importazioni.
Esempio lampante di questo squilibrio è la città di Shenzhen, sede di decine di migliaia di aziende tecnologiche. Nel 2018 il contributo delle industrie emergenti strategiche della città, che includono settori quali tecnologia dell’informazione, biotecnologia e nuovi materiali, è sceso al 37% del Pil, rispetto al 40% degli ultimi anni, sollevando dubbi se Shenzhen riuscirà a raggiungere l’ambizioso obiettivo di crescita dei settori emergenti al 42% del Pil entro il 2020.
