Brexit: ultimatum di Jeremy Corbyn a Theresa May
Non è andato nel migliore dei modi il primo incontro con i leader delle opposizioni convocato dalla premier britannica Theresa May per discutere delle modalità con cui il Regno Unito uscirà dall’Unione. Dopo la bocciatura dell’accordo alla camera dei Comuni il grande assente all’appuntamento è stato il leader laburista Jeremy Corbyn che ha avanzato come conditio sine qua non per la sua presenza l’esclusione di una trattativa no deal per l’uscita dalla UE. I laburisti vorrebbero attuare misure più soft per la Brexit rimanendo nell’unione doganale, premono per una nuova consultazione pubblica e sono già pronti a presentare una nuova mozione di sfiducia contro la May. La premier dal canto suo riafferma la volontà popolare espressa nel referendum del 23 giugno 2016 dichiarando a margine dell’incontro che: "Il popolo britannico - ha concluso - vuole a larga maggioranza andare avanti e che la Brexit sia attuata. Io credo sia mio dovere rispettare le istruzioni del popolo britannico di lasciare l'Ue e intendo farlo”.
