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  • Immagine del redattoreLuca Baj

La libertà di...modem


Una delibera dell’ Autorità Garante delle Comunicazioni (Agcom) ha previsto che i consumatori potranno acquistare un modem che funzioni con ogni società di telefonia. Qualora quindi, un consumatore cambiasse compagnia telefonica, potrebbe mantenere il proprio modem attivo anche con il nuovo operatore. Quello del modem è per i consumatori “un vincolo decisamente restrittivo che comporta il pagamento per il noleggio del modem (a parte rare eccezioni che lo mettono a disposizione gratuitamente), da 70,20 euro a 187,20 euro (con vincoli che variano da 36 a 48 mesi)”. Un modem “medio” equiparabile a quelli forniti dai gestori di tlc sul mercato ha spesso un prezzo più basso evidenziano le associazioni. Per quello fornito dal gestore in alcuni casi si paga oltre il 30% in più, talvolta si arriva al 50%. Le società di telefonia hanno chiesto di prorogare l’entrata in vigore della delibera per ragioni economiche e commerciali ma le associazioni dei consumatori protestano dicendo “no al rinvio della libertà di modem”. Secondo le associazioni “appare immotivata la scelta di prorogare ulteriormente l’imposizione del modem da parte del gestore. In tal modo si continua a violare i diritti degli utenti sanciti già dal 2016 con la normativa europea sulla neutralità della rete”.