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  • Immagine del redattoreLuca Baj

Dieselgate: il processo che potrebbe costare 9 miliardi


Il Dieselgate torna ad agitare Volkswagen a tre anni di distanza dall'esplosione dello scandalo sulle manipolazioni dei test delle emissioni dei motori diesel. E’ partito a Braunschweig, in Germania, il processo: il procedimento giudiziario potrebbe costare fino a 9 miliardi di euro al colosso dell'auto tedesca, e questo per non aver informato in tempo i mercati sulla truffa commessa truccando i motori diesel, barando così sui dati sulle emissioni dei gas di scarico. Tuttavia, durante le prime battute del processo, la compagnia non era totalmente sconfortata: se l'avvocato dei querelanti afferma che già nel giugno 2008 il colosso di Wolfsburg avrebbe dovuto comunicare di non dominare la tecnologia delle emissioni sul diesel, il giudice, che presiede il processo, sostiene che la rivendicazione potrebbe essere prescritta per il periodo di tempo che va fino a metà del 2012. La casa automobilistica si è detta fiduciosa di poter chiarire che ha rispettato i suoi obblighi di trasparenza verso il mercato e gli azionisti, ricordando che è unicamente questo l'oggetto del processo. I magistrati dovranno comunicare la durata di questo colossale processo, stimato fino al 2019