Mercati: ora è più rischioso lo stato delle imprese
La volatilità che ha caratterizzato i nostri titoli di Stato negli ultimi mesi, ha provocato tensioni anche sul mercato delle obbligazioni bancarie e corporate. L’ondata di vendite, che ha investito i titoli delle grandi società quotate italiane, è stata meno violenta di quella che ha colpito BoT e BTp, tuttavia il paradosso che si è creato è che oggi il mercato ritiene più rischioso lo Stato italiano che le sue aziende. Questa è la fotografia dello stato attuale che danno le quotazioni del mercato dei derivati, nello specifico i prezzi dei cosiddetti credit default swap. Questi titoli, noti con l’acronimo di cds, funzionano come polizze di assicurazione sul rischio default. Come per i premi assicurativi più alto è il prezzo maggiore è il rischio. Come lo spread, i cds sono un termometro per misurare il rischio percepito dal mercato, e nel caso italiano il termometro segnala febbre alta. Ecco perchè, a causa dei cds, il rischio viene percepito come concreto.
